La specificità di questa pubblicazione è contenuta nell‘analisi delle fonti e non si limita a comprendere le diverse logiche storiografiche tramandate dal tempo, ma a correggere nei limiti della ricerca stessa la cronologia dei fatti che hanno accompagnato la triste vicenda umana di Giovanni da Gaeta, monaco benedettino, eletto papa, nel 1118, nel pieno delle lotte per le investiture. Tallini espone con dovizia e chiarezza la tragica e per fortuna breve vita pontificale di Gelasio II, durata appena un anno. Egli sceglie una prosa lineare, chiara univoca, interpretando ogni dettaglio con la dovuta disanima e nesso storico. Determinato a raccontare e "correggere" o emendare letture spesso errate delle fonti, individua, con acume e profondità, eventi che portarono all’elezione del santo monaco e ai suoi continui spostamenti da papa: dalla fuga rocambolesca da Roma; alla sua incoronazione nella cattedrale di Gaeta; alla sua peregrinazione in Europa. Da questa barbarica pratica, dispiegatasi intorno alla lotta di potere a Roma, Gelasio II, uomo di cultura e di fede, peraltro venerato santo dal calendario benedettino, riunisce in sé il dramma di un ’epoca, dolorosissima per la Chiesa. Difatti è solo grazie alle sue virtu’ intellettuali che, ancora oggi, vive nella Storia. Tallini appartiene a quella categoria di studiosi, formatasi nel Centro Storico Culturale "Gaeta", la cui opera, se pure parzialmente sorpassata, non cessa di progredire e di offrire agli, appassionati di storia patria preziosi insegnamenti, con un dialogo appassionante. Le sue ricerche intraprese con la massina serietà hanno rivelato fatti nuovi che non potevano rimanere ignorati anche dal vasto pubblico. Ovunque, nel testo, ci sono riferimenti archivistici, agiografici e antologici tali da fornire al lettore una esaustiva inquadratura storico documentaria, corroborata dalle idee esposte dall’Autore. Di fronte alla mirabile sintesi, alla cura scrupolosa della divulgazione (che vede la luce nel IX centenario della elevazione al soglio pontificio di un figlio di Gaeta), l’opera del Tallini suggella quell’amore per il "natio loco" che può essere additato al suo primo apparire, come un esempio ai giovani, per il gusto di saper sempre scoprire la vita e le imprese di quegli uomini che hanno resa Gaeta celebre nel mondo. Ognuno, leggendo questo libro, vedrà vibrare nel proprio cuore, la forza della qualità narrativa in esso racchiusa. Erasmo Vaudo Presidente del Centro Storico Culturale “Gaeta"